La “Figlia di Dio” è un’opera teatrale laica e allo stesso tempo religiosa, ad alto profilo culturale e sociale, che punta il dito sulle ingiustizie e le sopraffazioni, lasciando cadere tabù e inibizioni.
Esce dagli schemi, soprattutto quelli imposti dal mainstream e dalle logiche del mercato.
In scena gli ultimi e la sofferenza dell’uomo causata dall’uomo, l’unica specie che distrugge l’ambiente in cui vive, che uccide per piacere, che tortura esseri viventi per lucro.
L’eterna contrapposizione tra il bene e il male, tra l’essere e l’avere. Canzoni d’autore inedite, tratte dagli album “Pura come una bestemmia” e “La figlia di Dio” della stessa Seno firmate da considerevoli autori e poeti del panorama italiano, e un testo recitato da Riccardo Mei, da una lettera di Pino Pavone.
Sul palco la cantattrice Rossella Seno, il chitarrista Stefano Ciuffi e il violinista Andrea Libero Cito
Potremmo definirlo “cantateatro”, ma sarebbe riduttivo visto che l’idea è quella di unire varie forme d’arte, pittoriche, scultoree o fotografiche oltre a quelle della canzone e del teatro, da convogliare in unico spazio e con un unico scopo: scuotere anime e coscienze, una ricerca profonda, libera dagli inganni, senza giudizio alcuno, per cercare di capire “l’altra realtà”.
(scheda tecnica e costi)
Sul palco:
- Una cantattrice (Rossella Seno)
- Un chitarrista (Stefano Ciuffi)
- Un violinista (Andrea Libero Cito)
- Gradito fondo nero
- luci di scena
- impianto audio con canali alimentati con la phantom due spie monitor voce
- una spia per chitarra
- una spia per violino
- linee monitor separate
- due DI box (per chitarra)
- una DI box stereo rca (+ cavetto aux per tablet)
- (se possibile videoproiettore)
- Tre sgabelli
- Tre aste
- Due leggii
- Un reggichitarra doppio per 2 chitarre acustiche